Snail – Fractal Altar – Argonauta Records – 2021 -

In questi tempi assai difficili le sicurezze sono poche, ci sono moltissimi dischi là fuori e ancora più consiglieri che ci dicono, dall’alto della loro saggezza, cosa sentire e quale sarà la prossima grande novità. Tutto ciò può giustamente apparire difficile o perturbante, nel senso che l’ascoltatore si trova sballottato in mezzo a mille meteore musicali magari anche piacevoli, ma senza un porto sicuro. Dal canto loro gli americani Snail offrono un porto molto sicuro e piacevole, il loro disco Fractal Altar. Gli Snail sono un gruppo della west coast americana con alle spalle un’ottima carriera trentennale, e ascoltando questo loro ultimo disco si capisce appieno i motivi per i quali questo gruppo continui ad attingere a piene mani da un repertorio che è davvero vasto e contempla moltissimi generi. Il punto di partenza è la psichedelia pesante, stoner molto liquido e melodico, con una fortissima componente pop e grunge. Il loro suono sprigiona moltissime suggestioni, dallo stoner costa ovest skateboards e marjiuana, ad una dimensione melodica simile a quella dei Foo Fighters che liberi da ogni costrizione commerciale fanno musica davvero interessante ed heavy. Molto presente e assai forte dal punto di vista stilistico è l’imprinting della musica psych anni sessanta e settanta, gli Snail vengono da lì e hanno la capacità di andare oltre, sviluppando un suono molto personale e pieno di ottime cose. Ascoltare Fractal Altar è come tuffarsi dove le acque sono maggiormente pulite, dove la bellezza della melodia è un vento che soffia ora dolce ora impetuoso, un amare certe vibrazioni che sembrano provenire direttamente dalla terra. Fractal Altar, a partire dalla bellissima copertina, è un disco che culla e che fa star bene, un porto sicuro dove approdare, una sicurezza nella tempesta, grazie all’immensa gentilezza musicale di questo gruppo. Un serio candidato a disco dell’anno.