Secondo disco per gli americani Conclave, dopo il debutto Sins of the elders uscito nel 2016 per Lost Apparitions Records. Il gruppo originario del Massachusetts porta ad un livello superiore il proprio suono, un doom particolarmente pesante e tirato, con un’intensità che li rende unici e assai peculiari. La loro cassetta degli attrezzi comprende un doom tradizionale, soffocante ma al contempo che punta verso l’alto, con riffs molto marcati ma che non sono i soli protagonisti, dato che la sezione ritmica è molto più potente di quella della media degli altri gruppi del genere. Il risultato è un continuo cullare tra colate laviche e la caduta di pesanti meteoriti dallo spazio, con canzoni di ampio respiro che contribuiscono a crerare una trance metallica che rende i Conclave uno dei gruppi doom più interessanti degli ultimi anni. Dawn of days amplia e di molto lo spettro sonoro di un genere che ha sempre avuto uno dei suoi punti di forza nella pressoché totale e perfetta conservazione del proprio suono, e la poca propensione all’innovazione. Quest’ultima è lasciata ai gruppi più capaci e i Conclave sono sicuramente in tale novero assai ristretto. Le cinque tracce sono tutte di alto livello, non si può dire quale sia la migliore, perché il disco è un tutt’uno molto organico, deve essere ascoltato e capito nella sua notevole profondità. In alcuni momenti si ascolta un incrocio fra doom e psichedelia entrambe coniugate in un’accezione pesante, in un connubio che lascia grande spazio all’immaginazione dell’ascoltatore che viene accompagnato in un’altra realtà. Lavoro ben prodotto, con grande cura e dedizione, perfettamente incastonato in una tradizione prettamente americana, che vede gruppi come i Conclave avere un retrobottega comune, per poi sviluppare vie personali al doom. Altra cosa notevole è il fatto che Dawn of days può essere sia un disco perfetto per gli affezionati del doom, sia un’ottima entrata per chi voglia conoscere il genere senza dover per forza passare dai mostri sacri.
top of page
bottom of page
Comments