Inhuman - Contra - Alma Mater Records 2020

Nuovo disco per i portoghesi Inhuman, che sono in giro dal lontano 1992, si chiama Contra e esce per l'etichetta di Fernando Ribeiro dei Moonspell, Alma Mater Records. Il disco è un gradito ritorno dopo un lungo periodo di silenzio, l'ultimo atto discografico è The Beast Is Rising, una demo del 2009, e l'ultimo disco sulla lunga distanza è addirittura Foreshadow del 1998. Contra è un disco molto affascinante, si inserisce in quel gotico mediterraneo che vede proprio i Moonspell come capostipiti. Nel disco ci sono molti generi diversi, anche se l'immaginario gotico è quello preponderante. I pezzi sono composti bene e sono molto orecchiabili, alcuni potrebbero tranquillamente sulle radio rock mainstream. In realtà Contra custodisce gelosamente un cuore nero fatto di tenebra, quella tenebra quotidiana che noi chiamiamo vita. Qui dentro troviamo gothic metal, dark rock, post punk e anche un tocco di sympho grazie a delle splendide tastiere. Due grosse influenze sono certamente i My Dying Bride e gIi Anathema, ma c'è anche molto dei Katatonia, quella magnifica tristezza che scalda il cuore di chi ama le cose non ovvie e scontate. Contra è anche la summa di una carriera che anche se con molte pause è di alta qualità e questo disco lo dimostra, anche grazie ad una produzione pressoché perfetta. Questo lavoro valorizza tutte le canzoni presenti al suo interno e ci riporta in chiave moderna a quell'epoca dove Moonspell, Tiamat e i gruppi di cui sopra spopolavano. Se guardiamo il panorama odierno si nota che alcuni gruppi sono andati via come è fisiologico che sia, ma altri ne hanno preso il posto, e gli Inhuman vengono da quell'epoca e hanno il talento e la capacità per mettersi in evidenza. Contra è uno dei pochi dischi contemporanei che si fanno ascoltare dall'inizio alla fine, regala grandi soddisfazioni ed è un elisir per questi tempi assai confusi. Forse siamo noi che ci siamo dimenticati che in fondo è tutto un caotico nulla come cantano gli Inhuman. Tutti pezzi sono molto belli ma quelli cantanti in portoghese hanno davvero qualcosa in più.