Prova d'esordio per i Lazzaretto, ensemble pugliese con membri di di Ecole du Ciel, Leland Did It e casematte. Le atmosfere sono rarefatte e fortemente indie, un'ottima sintesi fra rock, post rock ed electro, il tutto filtrato attraverso il potente filtro del sogno durante la veglia. Fino a qui parrebbe tutto ovvio o quantomeno già sentito, mentre Sacramento è qualcosa di molto spiazzante e nuovo. Frammenti di vita e di pensiero, come punto di partenza la magia della terra pugliese, primo motore di queste musiche, e di questo sentire. I toni sono ora sommessi ora disconnessi e fortissimi, poi più lenti e rarefatti al tramonto o ad una nuova alba di sangue. E proprio il sangue che va ad unirsi con la terra e con le membra degli uomini, infinita liturgia, di ombre che passano senza lasciare segno e siamo noi quelle ombre. In copertina è ritratto un fazzoletto risalente al 1914, fatto da una ragazza pugliese a punto e croce, dichiarazione d'amore per il suo fidanzato partito per al grande guerra, e mai più ritornato. La musica ora dolce ora urticante dei Lazzaretto descrive con nuove soluzioni antichi misteri riconducibili alla più inintelligibile delle esperienze : la vita. E ovviamente, la morte. La musica è una delle cose migliori accadute nel cosiddetto panorama alternativo italiano dell'ultimo decennio, ed è solo l'inizio. Staremo a sentire e ce ne sono qui di cose da sentire.
Comments