Il gruppo romeno di Timisoara ritorna con una nuova opera, che segue sia concettualmente che temporalmente Different Layers of Fear del 2019. I Methadone Skies fanno molti generi diversi che si fondono per creare qualcosa di nuovo e stimolante, nel loro caso più che un’appartenenza ad un genere è un vero e proprio stato mentale. Il loro suono è delicato, una psichedelia che unisce le note con il post rock, prendendo lo slancio cosmico dello space rock il tutto fatto per far viaggiare in maniera dolce, come se fossimo ancora sognanti dentro l’utero materno. Le tracce sono cinque e sono tutte di lunga durata, composizioni strumentali che sono dipinte più che composte. Il gruppo è attivo dal 2009 e ha compiuto una maturazione musicale lunga ed intensa che l’ha condotto fino a qui, a questo eccellente disco. La scrittura e l’esecuzione di questo disco hanno ovviamente risentito della pandemia in atto, e non si può nascondere che questo lavoro, a partire dalla bellissima copertina di Mihai Manescu (aka Obsidian Nibs) che è praticamente un meraviglioso trittico, sia una fuga da questa realtà. Infatti la copertina con i suoi temi moderni e al contempo arcaici lega molto bene i punti salienti di questo disco, sospeso tra passato e futuro, tra l’alpha e l’omega dell’essenza del genere umano, tra la morte del nostro pensiero causa vittoria delle macchine, e i nostri albori, il tutto visto con il caleidoscopio della psichedelia, che altro non è che un guardare in maniera diversa l’oltre che si distende davanti e dietro di noi. La forza di questo disco, e della carriera musicale dei Methadone Skies, sta nella sua prorompente diversità, nella forza e nel sentimento visionario che riesce a trasmettere all’ascoltatore, accompagnandolo in un viaggio che comincia prima di tutto nel nostro cervello, per poi decollare. Un altro punto molto importante sono le tastiere, che sono una vera forza della natura, quasi come un coro nella tragedia greca, vengono per sostenere, per portare in alto, per farci volare come un vento magico. Un disco possente, lisergico e liberatorio, che fa stare bene e lo fa con impeto e grazie insieme, un grande piacere ascoltarlo e meditarci sopra, perché questo disco è uno spazio musicale liberato di grande valore, anche grazie alla forte indipendenza del gruppo, che si autoproduce e pubblica in maniera autonoma, nel pieno spirito do it yourself.
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