Quarto lavoro in studio per i Profanity, gruppo tedesco di technical death metal, con momenti anche maggiormente melodici rispetto al tech death ortodosso. I Profanity sono uno dei gruppi più longevi sella scena metal underground tedesca, sono in attività dal 1993, sono un trio che ha sempre regalato gioie a chi ama la musica estrema. Lo scopo di questo disco, secondo quanto affermato dalla band, è quello di prendere lo stile anni novanta del death metal e fonderlo con la musica estrema odierna. Ascoltando Fragments Of Solace si capisce chiaramente che i Profanity hanno raggiunto molto bene il loro scopo. Il disco è potente, tecnico al punto giusto senza mai eccedere in virtuosismi inutili, come purtroppo accade spesso per molti gruppi di questo genere, e sopratutto è molto organico e ben costruito. Le canzoni sono nello stesso stile musicale ma di differenziano tutte una dall'altra. Il gruppo tedesco possiede anche un gran senso della melodia, che usa al meglio senza mai tralasciare qualcosa che possa servire alla struttura sonora della canzone. Infatti la capacità compositiva dei Profanity è notevole, anche quando costruiscono un pezzo quasi progressive, con bellissime melodie come Where Forever Starts, una delle tante bellezze di questo disco. Il disco piacerò sia a chi ama il death anni novanta, sicuramente un periodo irripetibile per questo genere, e sia a chi apprezza il technical death metal. Fragments Of Solace è un disco nato e costruito per essere ascoltato e meditato, non solo per mostrare potenza o cacofonia come succede a volte nel metal estremo. Ci sono ance dei grandi e graditi ospiti sul disco come Terrance Hobbs (Suffocation), Matt Sotelo (Decrepit Birth), Dave Suzuki (ex-Vital Remains, Churchburn), Dima Orlov (Fetal Decay) e l'ex bassista dei Profanity Martl Bauer. Un lavoro molto godibile e particolare, una rarità in campo technical death metal. Bellissimo anche il lavoro in copertina dell'artista parmigiano Federico Musetti.
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