Nuovo progetto solista del bassista pescarese Mauro Spada, fondatore e bassista dei buenRetiro, attualmente negli Oslo Tapes e negli Aural Smog fra le altre cose. Mauro ha unito sotto l’egida di Ulysse vari e noti musicisti della scena pescarese, come Raffaello Zappalorto già bassista dei Santo Niente, Francesco Politi chitarrista dei buenRetiro, Silvio Spina ex chitarrista degli Zippo, e Gino Russo, anche lui un ex militante dei Santo Niente. La bellezza e la ricchezza di questa scena pescarese rende Ulysse un’opera collettiva nata sotto la regia di Mauro Spada, e sviluppata insieme ad altri comuni sentire con una particolare attenzione all’oscurità delle vite degli sconfitti e dei colpevoli, di chi ammette di guardare e vivere dentro il proprio abisso, dal quale forse un giorno ne uscirà e dipende anche come. Il disco è oscuro per la materia narrata, ma dolce verso il pubblico al quale si rivolge, attento nel delineare i tratti di ciò che vediamo in questo specchio musicale, e siamo noi. Il fulcro del disco è l’atmosfera che Spada riesce a creare, un perfetto bilanciamento fra luce e tenebra, fra speranza ed accettazione per un risultato sorprendente e poco italiano. Il disco ha un cuore immenso, si muove fra post rock e tradizione sotterranea italiana, cercando di interessare sempre l’ascoltatore senza dargli mai una soluzione preconfezionata che sarebbe assai più facile ma molto meno interessante. I musicisti coinvolti sono in totale sintonia con Mauro e vanno avanti come fossero una persona sola, con una totale comunione di intenti e una volontà di fare qualcosa di fresco e che rimanga, non un ascolto veloce su Youtube. Lavoro caldo nei sentimenti e freddo nel vedere cosa ci rimanga fra le mani in queste vite, in questi disagi che attraversiamo, la soluzione è forse riconoscere che la musica può fare tanto ma non tutto, può ridurre le distanze come ampliarle, in questo caso produce calore e sensazione di essere fra i propri simili, in un post rock dalle tinte fosche ma quanto mai dolci e protettive.