Nuovo ep per i padovani Wojtek, una delle migliori band italiane di musica pesante, tra sludge, metal, reminiscenze di grunge e tanto rumore. Il disco è coprodotto, nella migliore delle ottiche cospirazione DIY da Shove Records, Teschio Dischi, Fresh Outbreak Records e da duelabel internazionali, la scozzese Ripcord Records e la spagnola Violence In The Veins. Il risultato è violento, oscuro e senza speranza, non andrà tutto bene, non è mai andato tutto bene. Come affermano gli stessi Wojtek l'ep nasce nella e dalla chiusura dovuta alla pandemia, che continua tuttora e della quale non vediamo la fine. Fermi per questo motivo e per l'infortunio del chitarrista Morgan, i Wojyek hanno potuto esplorare con maggiore dovizia il campo privilegiato della loro indagine : la miseria umana. Ne esce un quadro disperante , urlante, che scalcia per venire fuori e per far vedere la sua vera natura. Le tenebra avanzano e con esse questa mistura di musica potente, rumorosa, che deriva dai decenni di rabbia precedente dall'hardcore, dal grunge e dal metal, e diventa qualcosa di nuovo, abrasivo e contundente, meravigliosamente cattivo e bellissimo. I Wojtek erano già attestati su di un ottimo livello ma con questo ep vanno direttamente al piano superiore, con quattro pezzi che sono devastanti e che non lasciano scampo. Le chitarre volteggiano furiose, la sezione ritmica tempesta il buio e la voce di Mattia Zambon arriva da un angolo lontano del nostro passato remoto, si sviene spazzati via da questo vento impetuoso, carico di una musicalità che incombe sul nostro collo. Ep di altissimo livello, che piacerà agli ascoltatori di diversi generi, dal metal più pesante allo sludge, basti ascoltare la prima traccia, Catacomb, per farsi un'idea della caratura musicale di questo gruppo, che con questo ep conferma e supera quanto di buono fatto con l'esordio omonimo e poi con Hymns For The Leftovers. Il lavoro uscirà in tiratura limitata di 100 cassette.
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